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Redistribuzione della ricchezza, un'utopia possibile?
Se è vero che la ricchezza mondiale è nelle mani di poche persone, potrebbe essere possibile redistribuirla per rendere tutti più felici?
In questi periodi di crisi mi sono ritrovato a pensare: quanti soldi in più mi servirebbero ogni anno per poter migliorare il mio tenore di vita? Parlo non di quella cifra che ti cambia la vita, che ti fa mollare il lavoro e ti fa vivere di rendita o ti permette di comprare 3 ville in giro per il mondo e un jet privato. Quello a cui faccio riferimento è una rendita aggiuntiva che ti permette di vivere con più serenità, di poterti prendere una vacanza un po' più lunga o un po' più lontano, di toglierti qualche piccola soddisfazione, di avere più tempo da dedicare ai tuoi hobby, senza per questo stravolgere del tutto la tua vita. Insomma, quella cifra che ti permette di guardare al futuro con più serenità e, in fondo, di essere un po' più felici.
Come configurare efficientemente WordPress e Woocommerce
Anche se è vero che c'è un plugin per ogni cosa, anzi sopratutto per quello, non è buona cosa in realtà usare davvero ogni plugin. Guida ai migliori plugin da installare
Ho avuto molti clienti che usavano (quasi) soddisfatti il loro sito e-commerce con Woocommerce o Prestashop o simili. Ma se devo dire che qualcuno di loro avesse un buon rapporto con il proprio software, beh, questo direi di no. Diciamo che generalmente chi ha un sito di quel tipo si divide in due tipologie: gli "smanettoni" e gli ignavi. Gli smanettoni sono quelli che trafficano con tutte le opzioni del proprio sito, lo modificano in lungo e largo, spesso in modo incoerente ma sono soddisfatti perché apparentemente tutto sembra essere come loro vogliono. Fino a che non cambiano un'opzione che non si ricordano quale è oppure aggiornano un plugin che va in conflitto con qualcos'altro, e il sito crolla come un castello di carte. A quel punto ti chiamano disperati dicendo "Aiuto! Non funziona più nulla! Sto perdendo un sacco di soldi". La seconda categoria invece, gli ignavi, sono quelli che pensano: ah, quando una cosa funziona, non la si deve toccare. Quindi il loro sito è immobile, nel senso che non è neanche aggiornato e tu arrivi che ci sono plugin non aggiornati da 7 anni con bachi di sicurezza così grossi che il primo hacker part-time che passa di lì fa un disastro.
Sì sì, poi c'è anche la terza categoria, che son quelli che fanno le modifiche con oculatezza facendo i backup, aggiornano i loro plugin e fanno un lavoro pulito. Però quelli non hanno problemi, non mi chiamano e quindi non ne parlo.
Quale scelgo tra WordPress e PrestaShop?
La scelta di quale CMS di e-commerce utilizzare per la propria strategia di vendita online può essere vincolante. È importante farla in maniera oculata.
Sempre più aziende ormai, sia vecchie che nuove, devono ormai confrontarsi con la necessità di andare online per non andare incontro a grosse crisi. Questa necessità addirittura in molti casi si traduce quasi in un obbligo per non fallire. Ma in questo momento storico anche i fondi, e il tempo, a disposizione non sono molti per cui fare una scelta che si possa tradurre in vincente è una forte necessità. Da qui ne discende che è molto importante fare i passi giusti, sopratutto i primi.
Nel caso in cui si abbia a disposizione poco tempo e magari ancor meno fondi da investire, la scelta di usare un CMS che possa permettere di andare online a bassi costi e in tempi rapidi è praticamente obbligata. Ma come districarsi tra i numerosi CMS offerti dal mercato? Ecco qui una guida che confronta due tra i più usati CMS per l'e-commerce: WooCommerce e Prestashop.
WordPress è quello che serve alla mia azienda?
Sarà WordPress lo strumento giusto per permettere alle mie vendite online di ottenere buoni risultati o sarà la mia azienda ad essere schiacciata da esso? La risposta è meno banale di quel che ci si aspetti
Ci siamo, è arrivato il momento di lanciarci sul mercato. La nostra piccola azienda, anche se si sta comportando bene nel suo piccolo ambito locale anzi magari sopratutto per quello, deve cominciare a superare i suoi limiti, cominciare ad ampliare i suoi margini d'azione e, nel complesso, crescere. Non c'è motivo perché ciò non avvenga, qualunque sia il suo campo d'azione. È un passaggio ormai obbligato, adesso in cui tutto è online, tutto è interconnesso; neanche una piccola bottega di artigianato o un negozio di riparazione biciclette può permettersi di non offrire servizi online.
E qui nasce la grande questione: come andare online? La risposta, come puoi immaginare non è univoca, è complessa e dipende fortemente dai tuoi obiettivi. Di certo deve essere pianificata con cura perché nessuno di questi tempi può permettersi di investire tempo e risorse in un progetto che non ha possibilità di riuscita.
Informatizzazione delle aziende
Ogni azienda oggi, dalla più grande alla più piccola, non può prescindere da un elevato livello di informatizzazione
Viviamo in un mondo dove sempre più la parola interconnesso fa parte della quotidianità. Con l'avanzare delle tecnologia e della velocità e facilità di connessione, ormai ci aspettiamo di poter reperire tutte le informazioni che vogliamo dovunque ci troviamo. Se una volta i nostri commerciali giravano con una borsa piena di pesanti cataloghi da far visionare ai clienti, ormai abbiamo brochure in pdf o meglio ancora cataloghi direttamente online sui i quali i clienti possono più agevolmente effettuare ricerche, applicare filtri e trovare facilmente ciò che cercano. Se prima bisognava fare lunghe telefonate, prendere appuntamento per poter far visionare i cataloghi, ora probabilmente basta un messaggio whatsapp, un link per email, un accesso riservato con nome utente e password sul nostro b2b e tutte le informazioni sono presenti nel sistema informatico.